SUBARU FORESTER E-BOXER: LA PROVA DEL SUV MILD HYBRID EVOLUTO

Dal 1997 è il modello Subaru più apprezzato dai clienti italiani, superato solo di recente dal più compatto XV: Subaru Forester, il SUV con aspirazioni da fuoristrada, si rinnova con la quinta generazione. Più piacevole da guidare, più spazioso e, da oggi, anche ibrido. Scopriamolo in questa prima prova su strada.

Osservi il nuovo Subaru Forester e ne apprezzi subito il design famigliare, quasi da station wagon rialzata, che ne ha decretato l’enorme successo globale. Poi ti avvicini e scopri che, in realtà, tutto è cambiato. Nello stile, con l’introduzione di nuove nervature sulle fiancate, sbalzi ridotti e gruppi ottici maggiormente sviluppati in larghezza. E soprattutto sotto la carrozzeria, con l’adozione della nuova piattaforma modulare Subaru Global Platform.

Il risultato è un’auto che promette maggior piacere di guida, più sicurezza e un’efficienza mai vista prima. Il merito va alla struttura più rigida, ai nuovi ADAS e all’introduzione del sistema ibrido Subaru e-Boxer. Un ibrido non convenzionale, diverso da quello che Subaru avrebbe potuto facilmente prendere in prestito da Toyota, con cui la Casa delle Pleiadi condivide uno scambio di azioni pari al 20%.

L’ibrido secondo Subaru è diverso da tutti gli altri sistemi ibridi. Prima di tutto perché si abbina ad un motore 4 cilindri Boxer (lo schema che prevede i cilindri contrapposti, per un perfetto bilanciamento dei pesi e un significativo abbassamento del baricentro). Secondo, perché è un mild-hybrid che funziona spesso come un full hybrid, grazie alla possibilità di viaggiare – per brevi tratti – in modalità 100% elettrica.

Come la trazione integrale Symmetrical AWD, anche il sistema mild-hybrid Subaru e-Boxer è disposto in maniera simmetrica: lungo l’asse che divide idealmente in due metà speculari la vettura, infatti, sono disposti il motore Boxer, il piccolo motore elettrico, il cambio Lineartronic e - sopra l’asse posteriore – il pacco batterie da circa 0,5 kWh e 118 V che alimenta il sistema. Una disposizione che spalma i 110 kg in più di peso dovuti all’ibrido per ottenere il proverbiale bilanciamento dei pesi che ci si aspetta di trovare su una Subaru.

Come anticipato, Subaru Forester e-Boxer è omologato mild-hybrid, ovvero: l’obiettivo principale del motore elettrico è quello di recuperare l’energia cinetica in frenata o rilascio per assistere il motore termico nelle fasi più delicate (partenze/ripartenze e forti accelerazioni). La sua potenza è di 12,3 kW (circa 16,7 CV), la sua coppia di 66 Nm, e si aggiunge ai 150 CV e 194 Nm sviluppati dal motore benzina 2.0 Boxer, rinnovato per l’80% dei componenti rispetto al precedente modello e dotato ora di iniezione diretta.

Nella pratica, l’e-Boxer si comporta come un full-hybrid, perché il motore elettrico permette alla vettura – quando la batteria è sufficientemente carica – di percorrere 1,6 km senza che si accenda il motore termico. Si tratta di un dato dichiarato, che nella nostra prova è stato ampiamente superato: la sensazione è quella di guidare un’auto ibrida tradizionale, con partenze da fermo quasi sempre in elettrico e il piacevole “sibilo” del motore sincrono a magneti permanenti che entra in funzione ogni volta che rilasciamo l’acceleratore o freniamo.

A proposito, il pedale del freno possiede una doppia corsa: nella prima parte applica la frenata rigenerativa, nella seconda parte aziona l’impianto frenante meccanico. Bisogna un po’ prenderci la mano -anzi, il piede – ma quello che possiamo dire dopo averlo provato per oltre 150 km è che non si avverte quel fastidioso “scalino” nella fase di transizione tra le due fasi.

Tre le modalità di guida, decise dal sistema (non vi è la possibilità di selezionarle manualmente):

· EV Driving: il solo motore elettrico spinge la vettura (per brevi tratti)

· Motor Assist Driving: guida combinata benzina ed elettrico

· Engine Driving: guida solo benzina

L’altro vantaggio dell’e-Boxer è una complessiva riduzione dei consumi: Subaru dichiara consumi inferiori dell’11% rispetto alla precedente generazione di Forester con motore benzina, con un valore WLTP combinato di 8,1 l/100 km. Nella nostra prova, caratterizzata da un’intensa sessione in fuoristrada (dove i consumi, per forza di cose, aumentano notevolmente) e un misto tra urbano e autostrada, abbiamo addirittura registrato un consumo medio inferiore: 7,9 l/100 km. Decisamente buoni per un SUV a benzina dal peso di 1.665 kg.

Non male nemmeno le prestazioni: 0-100 km/h in 11,8 secondi e velocità massima di 188 km/h. Lo spunto aggiuntivo del motore elettrico si sente e, complice l’integrazione con il cambio Lineartronic, si ha una piacevole sensazione di collegamento tra motore termico ed elettrico. Peccato solo per il cambio CVT, che come tutte le trasmissioni di questo tipo offre la massima efficienza al prezzo di un effetto “scooterone” piuttosto marcato: quando si accelera bruscamente, il motore sale di giri senza che ad esso corrisponda un aumento considerevole della velocità.

Un assetto morbido e uno sterzo leggero, oltre ad una grande fluidità nell’erogazione, sono dunque tra le caratteristiche peculiari di Subaru Forester e-Boxer, almeno nella modalità di guida Intelligent. Selezionando il pulsante S/I sulla razza destra del volante, tuttavia, possiamo optare per la modalità Sport, che restituisce una risposta più immediata del motore alla pressione dell’acceleratore.

L’ibrido segna il primo passo di Subaru verso un futuro elettrificato (il primo veicolo elettrico della Casa, un SUV sviluppato con Toyota, arriverà tra un paio d’anni) ma che non rinnega i valori e la mission aziendale: quella di proporre “SUV a trazione integrale di alta qualità”. La trazione integrale simmetrica di Subaru è intatta anche su Forester e-Boxer, e ne abbiamo avuto la prova in un percorso in fuoristrada piuttosto impegnativo.

In un susseguirsi di salite e discese, dossi e cunette, il tutto condito da una coltre di fango spessa dai 10 ai 30 cm, Forester e-Boxer ha dimostrato di non aver perso nulla rispetto ai modelli precedenti in quanto a capacità di districarsi dalle situazioni più complicate. L’altezza da terra di 220 mm e gli ottimi angoli caratteristici (20,2° rampa, 21° attacco, 25,8° uscita) rendono questo SUV una valida alternativa ai classici fuoristrada.

In più, nell’edizione 2020, chi utilizzerà Forester al di fuori dell’asfalto potrà contare sull’evoluzione del sistema X-Mode, che gestisce (anche sfruttando il freno motore dell’elettrico) l’erogazione della coppia su strade ghiacciate o infangate, con due livelli di intensità in base all’aderenza. Utile tanto nel periodo invernale quanto in tutte le situazioni di fondo scivoloso. Sempre elevata resta la capacità di traino, che si attesta su 1.870 kg.

Sono tante le novità di Subaru Forester e-Boxer. Quelle che saltano subito all’occhio sono gli interni, mai così curati sia dal punto di vista dei materiali (morbidi al tatto quasi ovunque) sia da quello del design, finalmente al passo coi tempi. La strumentazione è analogica con un display a colori al centro, configurabile con diverse schermate (tra cui il computer di bordo). Il sistema di infotainment è Starlink si aggiorna, con un display touch da 8 pollici dalla grafica decisamente migliorata, comandi vocali, bluetooth e predisposizione per Apple CarPlay e Android Auto.

Ma il vero protagonista del rinnovato abitacolo è il display che troneggia nella parte alta della plancia: caratterizzato da una diagonale maggiore (6,3 pollici), ha ora una risoluzione nettamente superiore e una serie di schermate supplementari (indicazioni di navigazione, flussi di energia del sistema ibrido, info sul fuoristrada, computer di bordo ecc.) che consentono al conducente di non distogliere lo sguardo dalla strada. Davvero comoda anche la telecamera laterale, che mostra quello che succede nella parte bassa del lato destro del veicolo: elementi che si apprezzano nella vita di tutti i giorni.

Completano le novità della quinta generazione le inedite dotazioni del pacchetto di ADAS EyeSight, firma di Subaru e testimonianza dell’impegno verso un 2030 in cui la Casa punta ad azzerare le vittime negli incidenti che coinvolgono le sue vetture. La prima è rappresentata dal Driver Monitoring System, una tecnologia di riconoscimento facciale che identifica (tra diversi profili preimpostati) il conducente e adatta di conseguenza aspetti come la posizione del sedile, il contenuto del display centrale, la regolazione degli specchietti retrovisori e l’aria condizionata. Non solo: il sistema permette di rilevare la stanchezza e/o la distrazione del conducente in base al tempo in cui chiude le palpebre e distoglie lo sguardo dalla strada. La seconda novità in tema di sicurezza è il sistema di frenata automatica posteriore, insieme al mantenitore di corsia che interviene attivamente sul volante nel caso in cui dall’angolo cieco posteriore del veicolo stia sopraggiungendo un'altra vettura.

Nuova Subaru Forester e-Boxer non cambia molto nelle dimensioni esterne con 4.625 mm di lunghezza x 1.815 di larghezza x 1.730 mm di altezza. Il bagagliaio ha una capacità minima di circa 509 litri (+4 rispetto al precedente modello, che tuttavia non aveva l’ingombro del pacco batterie) e massima di 1.179 litri. Cresce di circa 30 mm lo spazio che intercorre tra chi siede davanti e i passeggeri posteriori, che tra l’altro possono godere di bocchette dell’aria e due prese USB.

La gamma di Subaru Forester 2020 prevede un unico motore e-Boxer mild-hybrid (omologato ibrido, con tutte le agevolazioni del caso) e una gamma articolata sugli allestimenti Free, Style e Premium, con prezzi rispettivamente di 35.500 euro, 38.500 euro e 43.000 euro. Come sempre quando si parla di auto giapponesi, la dotazione è già piuttosto ricca fin dall’allestimento base, per diventare full optional nell’allestimento top.